ALPIMAGLIA
L'evoluzione nella storia del tessile

Frédéric Fouquet


Punterie, fili e platine

Non conosciamo nè il giorno nè il luogo in cui questo "giovane vigoroso", pago dei successi raccolti presso i tessitori, cominciò ad amoreggiare con l'industria della maglieria. Sta di fatto che, oggi, troviamo macchine Jacquard con tante varianti nei telai per culissaggio, nonché, nelle macchine rettilinee e circolari per maglieria. Il principio tecnico è rimasto immutato da sempre: punterie. fili e platine. che fungono da organi di trasmissione, si muovono soltanto nel caso in cui i fori del prisma o del rullo sono coperti dal cartoncino. Quando invece il foro del cartoncino si sovrappone al foro del prisma o del rullo, il foro stesso accoglie l'elemento di trasmissione di quel tanto che basta per non dar luogo a movimento. Da quando Lòbel di Limbach. nel 1876 sostituì la trasmissione automatica con i dispositivi Jacquard, tutta l'industria della tessitura a maglia trasse molteplice profitto da questa nuova possibilità di azionamento, modificandola opportunamente e perfezionandola tecnicamente.L'addattamento degli aghi agli elementi di trasmissione costituisce un fondamentale apporto alla soluzione dei problemi della fabbricazione di tessuti operati.

1845

Aristotele definisce lo "spirito" come "la forza dell'anima. Il 30 giugno un orologiaio molto famoso di Troyes, Honoré Frédéric Fouquet, riceve per mano del Re Luigi Filippo un brevetto per la "mailleuse droite". Questo piccolo apparecchio di acciaio e ottone, funzionante con la precisione di un meccanismo da orologio risolveva il problema della produzione di una maglia assolutamente uniforme e di tutto affidamento, si supera così il totale bando fino allora espresso nei confronti del telaio circolare per maglieria.vecchi_telai_tessili Quando nel 1848, la Rivoluzione di Febbraio costringe il Re ad abdicare ed un Buonaparte diventa Presidente della II Repubblica. il monarchico Fouquet decide di emigrare. Nel 1852, a 50 anni. tenta di rifarsi dal nulla nella città di Stoccarda, già allora costruisce telai circolari per maglieria, sino ad 8 cadute, e progetta la "mailleuse di Stoccarda" con cui, da quel momento, potranno essere lavorati anche i filati pettinati duri, oltre alle sete elastiche. Questo "sistema nuovo" é stato il promotore dell'industria della maglieria sia nel Wurttemberg che in Sassonia.

Maglie perfette realizzate dal telaio circolare per maglieria: le «mailleuse» di H. F. Fouquet del 1845 che "pensa e crea le idee"

Per varie generazioni la famiglia Fouquet, che in Francia era annoverata tra la "noblesse de robe", aveva fatto sentire la propria voce non solo in qualità di proprietaria di terreni e di rappresentante del Parlamento di Chartres, ma anche quale esponente di molte attività professionali. Il padre di Fréderic fu cosi affascinato dalle idee del razionalismo, dalle leggi matematiche e fisiche scoperte proprio in quel periodo, che abbandonò la professione di avvocato per diventare progettista. Egli lasciò in eredità al figlio le sue doti di abilità, necessarie all'inventore per realizzare le proprie idee.

Dall'orologiaio al costruttore di macchine

Frederic studiò presso gli orologiai più famosi di Parigi e diventò cosi maestro di questa specialità. Sul piedistallo di uno dei suoi orologi è seduto un giovane studioso con in mano un congegno, che allora veniva impiegato per la costruzione degli orologi astronomici e che ben presto sarebbe stato in uso per la divisione delle corone degli aghi nei telai circolari per maglieria. Quando, durante il regno di Luigi Filippo, il Re liberale della casa di Orléans, iniziarono gli "anni d'oro" per l'iniziativa privata, Fouquet fece il passo decisivo della sua vita fondando a Troyes un laboratorio, in collaborazione con il costruttore di macchine de la Motte.
In questo centro dell'industria della maglieria tutti credevano nell'opportunità di passare dal telaio a mano rettilineo al telaio circolare. anche per ottenere prestazioni migliori. Proprio in questa sede Andrieux e Bertholet avevano già prodotto ed utilizzato ruote immagliatrice. Fouquet evidenziò i punti deboli delle loro realizzazioni, a causa dei quali gli aghi si spezzavano e le maglie risultavano imperfette; da Bertholet assunse l'idea delle platine mobili orizzontali e da Jacquin il modo di posizionarle sulla ruota immagliatrice.
Poi inventò un disco portante molto semplice, che. collegato ad una camma di culissaggio, muove forzatamente le platine, che, a loro volta. come dita molto abili e con perfezione e velocità, formano le cappi che poi vengono agganciate al beccuccio dell'ago. I telai circolari per maglieria di produzione francese, con la piccola 'mailleuse' lineare, brevettata nel 1845, si sono rivelati un successo su scala mondiale. Per la giovane impresa il futuro appariva roseo, ma la situazione politica interna era confusa. Un nipote di Napoleone I detronizzò il Re. Fouquet era dalla parte della casa di Orléans, cominciò quindi a preparare di nascosto la propria emigrazione.

Wurttemberg in difficoltà

Questo piccolo regno. privo di qualsiasi ricchezza del sottosuolo, non riusciva più a nutrire la sua popolazione in continuo aumento. e così progettò la costruzione di un'industria di trasformazione per beni esportabili. A questo Scopo. nel 1848, venne fondato l'Ufficio centrale Regio per il commercio e l'Artigianato. che, tramite i suoi consulenti tecnici. fece una ricerca in Inghilterra ed in Francia per esaminare le novità esistenti in questi paesi. Nel frattempo ci furono anche molte iniziative private. Un imprenditore di Stoccarda, l'ex maggiore francese d'Ambly. aveva comperato da Fouquet 12 macchine; venuto poi a conoscenza delle preoccupazioni e dei problemi di quest'ultimo, decisero d'accordo la fondazione a Stoccarda di una officina di costruzioni meccaniche. Nel 1852 "chiese umilmente" all'Ufficio centrale Regio di sovvenzionare il progetto suddetto, per il quale. infatti, vennero concessi 10.000 fiorini. Fouquet non contribuì solo con il suo sapere ed i suoi progetti, ma anche con il suo capotecnico ingegnoso Charles Terrot. Le sue relazioni commerciali, affondavano già le proprie radici sino in Italia. Scandinavia e Russia. Ora si trattava di far conoscere al paese la nuova macchina . Il Re dava 50 fiorini d'oro a tutti coloro che compravano un telaio circolare, un esempio classico di promozione industriale, cui era destinato un successo pieno su tutti i fronti.

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